Tematica Vegetali fossili

Glyptostrobus europaeus (Brongn.) Heer 1855

Glyptostrobus europaeus (Brongn.) Heer 1855

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Foto: Georgialh
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Pinophyta Reveal, 1996 Divisione Pinophyta Reveal, 1996

Classe: Pinopsida Burnett, 1835

Ordine: Pinales Gorozh. (1904)

Famiglia: Cupressaceae Rich. ex Bartl., 1830

Genere: Glyptostrobus Endl.

Descrizione

Descrizione del genere: Resti fossili di glyptostrobus sono stati descritti per la prima volta come Taxodium europaeus da Adolphe-Théodore Brongniart nel 1833 e poi riassegnato al genere Glyptostrobus nel 1855 da Oswald Heer. La divisione dei reperti fossili del genere in un certo numero di altre specie è considerata da alcuni basata su "criteri molto inaffidabili". Infatti, è stato affermato che il fossile Glyptostrobus non sembra differire in modo significativo dalla specie vivente ed "è possibile che l'albero ora sull'orlo dell'estinzione in Cina sia la specie terziaria immutata". Come il Glyptostrobus vivente, G. europaeus era deciduo e perdeva i suoi ramoscelli stagionalmente. Portava foglie di tre tipi, cupressoide (a forma di squama), criptomeroide (a forma di ago) e tassodioide (piatte e oblunghe), oltre a due tipi di transizione (cripto-cupressoide e cripto-taxodioide). Tutte erano disposte a spirale, ma alcune erano attorcigliate alla base così da disporsi in due file orizzontali. I coni che portavano semi, erano piriformi (a forma di pera) e lunghi fino a 20 cm e larghi 10 cm. Erano costituiti da scaglie legnose imbricate (sovrapposte) di forma approssimativamente triangolare e portate terminalmente su brevi ramoscelli con foglie simili a scaglie. I semi erano lunghi fino a 13 mm e larghi 7 mm, alati e triangolari a forma di ascia. I coni portatori di polline erano piccoli e globosi, lunghi fino a 3 cm e larghi 3 cm. Erano costituiti da scaglie a punta acuta, incurvate, imbricate ed erano portate su brevi ramoscelli disposti alternativamente con foglie simili a scaglie.

Diffusione

Resti di Glyptostrobus si trovano in sedimenti del primo Cretaceo (stadio Aptiano) fino al pleistocene in Europa, Groenlandia, Nord America e Asia. Per tutto il periodo terziario il Glyptostrobus era una componente importante delle foreste settentrionali nelle zone pianeggianti e paludose, dove in molti luoghi coesisteva con la Metasequoia occidentalis.

Bibliografia

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00003 Data: 23/02/2016
Emissione: Tesori geologici dell'Ungheria
Stato: Hungary